Il primo ingresso delle donne italiane in una sede istituzionale avviene il 25 settembre 1945, con la convocazione della Consulta nazionale, un organo non elettivo di rappresentanza istituito con decreto il 5 aprile 1945. L’Assemblea è nominativa e composta in maggioranza da persone designate dai partiti del Cln. Ne fanno parte tredici deputate che condividono una cultura antifascista e l’esperienza partigiana: le comuniste Adele Bei, Teresa Noce, Rita Montagnana, Gisella Floreanini Della Porta, Rina Picolato, Elettra Pollastrini, Ofelia Garoia; le democristiane Laura Bianchini e Angela Guidi Cingolani, le socialiste Clementina Caligaris, Jole Lombardi Tagliacozzo, Claudia Maffioli; la liberale Virginia Quarello Minoletti e l’azionista Ada Prospero Marchesini Gobetti, subentrata a Bastianina Musu dopo la sua morte. Cinque di esse saranno elette all’Assemblea Costituente.