Ho finito l’anno scolastico in uno stato misto di intontimento e di rabbia. Continuavo ad assistere alle lezioni senza capire niente e quando avevo qualche barlume non avevo abbastanza dimestichezza della lingua per chiedere chiarimenti.
L’unica volta che mi sono spinta è stato quando la nostra maestra ci ha fatto studiare l’episodio di Brenno, capo dei Galli, che ha gridato “guai ai vinti !” quando si è accorto che i romani adoperavano, secondo la tesi francese, BILANCE TRUCCATE. Mi sono sentita così umiliata; come potevano i Francesi accusarci di essere dei ladri e dei bari? Mi sono alzata ed ho cercato di ristabilire la mia realtà; ma le frasi uscivano maldestre e sbilenche sono dovuta sedermi rossa in volto dalla vergogna e dalla rabbia. Questo episodio mi è servito a rendermi conto che non tutto quello che è scritto è verità e lo stesso episodio può presentare aspetti diversi. La maestra non ha capito niente, non ha fatto il minimo sforzo per farmi dire quel che mi era rimasto in gola, era una capra.