Da quel giorno lo scontro divampò e la lotta fu serrata fino al 18 Aprile e oltre.
Le ideologie erano armi usate nello scontro reale tra i contadini e le condizioni sociali che li opprimevano.
Quando le elezioni politiche generali si avvicinarono, squadre di giovani di campagna venivano, ogni sera, in paese per attaccare manifesti del Fronte Popolare in contrasto con quelli degli avversari. Questi avevano il loro centro nella fattoria del Gualdi e sembrava che il padrone fosse diventato improvvisamente amico di tutti: pagnotte e canti di “Biancofiore” ma anche di “Giovinezza”.