“La bambina è qui perché deve prepararsi per gli esami di ammissione alla scuola media, lei lo sa già”.
La suora la tranquillizzò impegnandosi a curare personalmente la mia preparazione, essendo lei stessa maestra. Almeno per questo, mia madre andava via rassicurata. Ci staccammo solo quando la suora, con mossa energica, mi sottrasse alla stretta della mamma spingendomi verso l’uscio che portava al cortile.
Incominciai subito a parlare soltanto in italiano. Pensavo: in un collegio dove studierai per diventare maestra, non puoi che parlare in italiano! […] A me nessuno aveva mai imparato le parole dell’italiano. Inoltre, una cosa era sforzarmi di parlarlo solo a scuola con la maestra che, se sbagliavo, mi correggeva; un’altra cosa era parlare sempre e soltanto in quella lingua. Ce la mettevo tutta, ma non mi risultava facile una simultanea e perfetta traduzione dal mio abituale baucinese.