Le feste comunali dell’ Unita dopo la Liberazione e per diversi anni sono state organizzate nel periodo del ferragosto per due ragioni: pochissime erano le persone che andavano in vacanza. C’erano le colonie marine e montane gestite in Consorzio dai Comuni che ospitavano i bambini per il mare e la montagna. L’altro motivo era quello che tanti reggiolesi che erano emigrati a Milano per trovare lavoro, nel periodo di ferragosto venivano a Reggiolo per un periodo di vacanza. La festa dell’Unità era un’occasione per rivedere gli amici e stare insieme. La festa si svolgeva in Piazza Martini dove attualmente c’è il parcheggio. Nell’area antistante il Teatro veniva allestita la bettola.
Uno dei primi anni, 1946, 1947 in tutto il rettangolo della Piazza è stata installata una ferrovia utilizzando binari di una fornace con il trenino. Venne a tenere il Comizio Panozzo, redattore dell’Unità. L’Unità pubblicò un articolo sulla nostra festa in prima pagina con il titolo “Un treno in Piazza senza Corbellini”. Corbellini era allora il Ministro dei trasporti.
Le feste dell’Unità, oltre che momento di festa e iniziativa politica, hanno sempre costituito una fonte di finanziamento per il giornale. Anche a Brugneto e Villanova si organizzavano le Feste dell’Unità, come pure in diverse Cellule, in particolare alla Staffola e al Bettolino. Alla Staffola veniva organizzata nella corte della famiglia Magnani dove la cellula aveva la sede. La partecipazione e sempre stata molto numerosa, venivano compagni, e cittadini anche dai comuni limitrofi, in particolare da Gonzaga. Impiantare una festa non era come adesso, allora non c’erano gli stand e le strutture prefabbricate. Si utilizzavano pali, assi ed i teloni che venivano prestati dai contadini. La cucina della bettola funzionava con stufe a legna. I cappelletti, per diverse centinaia di uova, anche mille per la fiera di Gonzaga, venivano fatti dalle donne nei vari quartieri, in una quantità determinata in ogni zona, giorno per giorno in base alle necessità della bettola, perché ancora non si avevano i frigo per conservarli. Ogni giorno si cuocevano i cappelletti freschi. Le compagne li facevano anche la domenica. Anche questo lavoro richiedeva organizzazione e programmazione.
La Bettola dell’Unità nella Fiera Millenaria di Gonzaga che si svolge nella settimana che va dalla prima alla seconda domenica del mese di settembre, ha sempre costituito un mezzo di sicuro finanziamento per la Sezione. Abitavo alla Staffola e quasi tutte le sere con gli amici e le ragazze si andava alla fiera, distante poco pia di un chilometro. Allora non si pagava il biglietto d’ingresso. È sempre stata una fiera molto caratteristica. Venivano esposti sei-settemila capi di bestiame, soprattutto bovino, ma anche equino e suino. Nel prato attualmente occupato dalla macchine agricole venivano esposti i bovini, in quello dove si svolge il mercato, gli equini e le bettole che arrivavano a superare sicuramente la ventina. Buona parte erano gestite da titolari di Osterie di Gonzaga e dei paesi limitrofi. Anche la Sezione del P.C.I. di Gonzaga aveva impiantato una Bettola nei parco divertimenti.