Quando, più grande, cominciai ad andare con papà alle feste del Circolo, le cose non andarono molto diversamente. Sempre e ancora di più si doveva attendere l’invito. Quello che cambiava era il buffet: non i panini casalinghi ma una lunga tavola riccamente imbandita. E inoltre tutto era molto elegante, abiti da sera per signore e signorine, divisa di gala o smoking per gli uomini. Per quelle feste, alle quali teneva molto, papà era costretto a scucire qualche soldo. Ricordo che per il mio primo momorabile ballo importante al Circolo (l’ingresso in società) spese per la sola stoffa del vestito 30.000 lire, che erano davvero una cifra considerevole.