Ma quando anche a me volevano dare spiegazione, io gli rispondevo che avevo l’età per votare a modo mio. Ma forse pensavano che la mia testa fosse troppo dura da comprendere come si doveva votare. Così una mattina trovai dei manifesti attaccati al muro della casa, sui quali c’era scritto come si doveva votare contro alla legge truffa. Quando vidi tutti quei manifesti, li staccai tutti e mi servirono per accendere il fuoco e non dissi niente con nessuno; tutti gli altri erano ancora a letto, quando si alzarono tutto era normale, pensavo che fosse finita lì. Ma quando venne la sera, io ero sempre l’ultima andare in casa, come arrivai in casa, vidi mio marito super arrabbiato e disse: “con quello che hai combinato te la dovrai vedere con i carabinieri che hai strappato i manifesti lungo la strada.” Risposi: “Quelli lungo la strada a me stanno bene, ma quelli attaccato i muri della nostra casa no, stamattina quando li ho visti li ho presi e ho acceso il fuoco. Intanto se avresti avuto un briciolo di cervello, quel tuo fratello che è venuto a dirti ch’io sono andata lungo alle strade a strappare i manifesti, mi avresti chiamata a confronto, vedivi tu che gli mollavo due sberle di quelle fatte a modo mio. Invece lui ti ha detto quella fesseria poi è scappato, perché temeva il mio confronto.” Se ci siamo divisi perché ognuno si faccia i fatti suoi, invece quello viene a ficcare il naso, io non vado da loro a imporre le mie idee, questo sarebbero quella libertà che tanto urlate. A proposito, avete anche sconsigliato vostra madre di non andare a votare, lei me là detto, perché è vecchia, la strada: è lunga. Ma l’accompagni io, poi sicuramente non votera mai falcia e martello, votera per il suo ideale come fate voialtri.
La domenica successiva si andò a votare, la cosi legge truffa venne bocciata, ancora paghiamo le consegue, dopo a quarant’anni cercano di rimediare, ma ci sarà una bella gatta da pelare.