Per attivismo le cellule femminili non sono mai state da meno di quelle maschili. Una iniziativa di particolare interesse è stata quella presa per due anni di seguito, nel 1949 e 1950, dalla 10^ cellula. […] All’epoca non esisteva nessuna disposizione che regolasse lo smaltimento dei rifiuti delle famiglie e il canale diventava la grande pattumiera di tutti gli abitanti del centro abitato: resta facile immaginare quanto “ben di Dio” si trovasse depositato sul fondo del canale. […] Le compagne maggiormente impegnate nella cellula, A.V., M.C., B.G. e C.M., ne discutono e preparano l’iniziativa. […] La ricerca di nuove iniziative per raccogliere fondi era continua. Nel 1947 sempre la 10^ cellula femminile allestisce un modesto allevamento di bachi da seta, in due stanze nell’abitazione dei fratelli P., annessa al fabbricato del macello comunale. La gestione era stata affidata alla madre, G.B.. Le compagne della cellula assicuravano la fornitura delle foglie di gelso.