Il salario delle donne, per contratto, era inferiore del 40% a quello dell’uomo. C’erano delle differenziazioni salariali enormi, pur facendo lo stesso lavoro; anche le donne che lavorano in fonderia, facendo lavori pesanti, prendevano un salario inferiore. Un’altra differenziazione salariale riguardava il lavoratore giovane che prendeva meno dell’adulto; e, per la ragazza, la differenziazione salariale era ancora superiore perché era riferita al salario della donna.
Per cui avevamo dei grossi problemi riguardanti il diritto al lavoro; l’emancipazione della donna è strettamente connessa alla indipendenza economica e alla parità di valutazione delle sue capacità, della sua intelligenza. Assieme a questo ci sono tutti i problemi sociali, perché non possiamo dimenticare che la donna ha anche un compito nell’ambito della famiglia; allora non esistevano delle grandi strutture che sostituissero la donna nell’educazione dei figli, c’era qualche asilo. […] ecco allora l’urgenza di affidare tutti i problemi connessi al diritto al lavoro della donna.