Arriviamo, finalmente, alle ferie estive del 63. Si ritorna, con la solita comitiva, Alessandro, Otello e rispettivi famigliari, in Jugoslavia, sempre dalla Sig.ra Milena a Volosko. Sono giornate spensierate e felici. Si scoprono nuove località e nuove persone. Visitiamo, in modo più approfondito Rieka (Fiume), specialmente il porto, uno dei più importanti del paese. Attraccano navi di grosso tonnellaggio, si possono prendere diversi traghetti, per le più disparate escursioni. Un grande porto pieno di movimento.
Una sera siamo invitati da una zia di Alessandro, in una zona contadina interna. Ci trattano con grande riguardo, facendoci assaggiare tutte le loro specialità culinarie, vere e proprie squisitezze. Mi ricordo ancora di una grappa al ginepro eccezionale. mai più sentita roba del genere, in vita mia. Raznici, Civapcici, carni locali di montone e maiale buonissime. Per finire ancora ottimi dolci. Rientriamo dopo questa bella e sostanziosa serata, ringraziando i parenti e soprattutto Skuk artefice dell’incontro.
Un giorno, mentre eravamo sul molo di Volosko, a rosolarci al sole ascoltando musica dalla piccola radio portatile, imparammo dalla voce dell’annunciatore radio, del malore e poi del decesso di Palmiro Togliatti. Il fatto era avvenuto in Crimea, mentre stava visitando un campo di “pionieri” russi. La salma sarebbe stata portata a Roma ove avrebbero avuto luogo i funerali. La notizia ci prese di sorpresa e ci addolorò. Il PCI aveva perso il suo Segretario, un grande dirigente comunista e operaio, che era riuscito a costruire in Italia un grande partito di massa, e con esso, a condizionare tutta la politica del nostro paese a vantaggio delle classi meno abbienti. Con grande rammarico, essendo in Jugoslavia, non potemmo partecipare ai funerali romani.
Successivamente venne eletto Segretario Generale del PCI un grande combattente antifascista e cioè Luigi Longo, colui che nel corso della guerra antifascista spagnola guidò le brigate internazionali contro il generale Franco.
Rientrammo successivamente dalle ferie per riprendere il tran tran della nostra vita normale. Nulla di particolare da segnalare. Il 2 giugno del 1964, il Sindaco Dozza, inaugura la nuova Casa del Popolo del quartiere di Corticella. Una casa adeguata ad un grande movimento popolare e democratico di un grossa periferia della città. Si tratta di una grande sala (Candileias) ove si potranno svolgere diverse attività culturali e ricreative come: ballo, recitazioni, assemblee, ecc.. le sedi del PCI, del PSI, dei giovani, del Circolo Culturale, della Società Sportiva, Salette per riunioni varie, Bar con annesse sale da gioco, come biliardi, carte, ecc… Palestra, Saletta per spettacoli e proiezioni cinematografiche. Un ambiente veramente adeguato ai bisogni di quella comunità.