…La sola grande fatica da me sostenuta per frequentare la scuola, in questi ultimi cinque anni, è dovuta alla strada. Non sono mancata che rare volte a scuola. Ho sempre tenuto duro con il lungo percorso a piedi, sia all’andata che al ritorno, per arrivare puntuale a scuola. Come pure non ho mancato mai alle due lezioni settimanali pomeridiane di educazione fisica. Le mie compagne di scuola, quando hanno saputo che abito al penultimo portone delle Case Operaie, hanno spalancato gli occhi e pronunciato una sentenza: “Per questo sei così tanto magra!”. Vorrei spiegare loro che, oltre ai tanti chilometri che percorro con tutte le intemperie, ha la sua parte la mia denutrizione subita nel tempo di guerra quando anche il pane era precluso a chi non aveva i soldi per acquistarlo col mercato nero. È evidente che le mie compagne non hanno risentito, alcune, di certe privazioni. Infatti, si presentano assai bene in ciccia…