Noi mettemmo in risalto le capacità dimostrate dai nostri sindaci, le opere realizzate nell’interesse dei lavoratori e di tutti i cittadini, vantavamo l’onestà, la laboriosità, l’efficienza dei nostri amministratori. E indicavamo i problemi concreti che si dovevano affrontare e risolvere nei vari Comuni. A Bologna esaltavamo naturalmente la figura di Giuseppe Dozza, autentico bolognese, sindaco capace ed onesto sperimentato da ormai un decennio, stimato e amato dai cittadini, che avrebbe dato tutto sé stesso “per una città più grande e più bella nel lavoro e nella pace”, come asseriva il nostro principale spot elettorale. Dopo aver sospeso lo svolgimento delle assemblee sezionali per l’8° Congresso provinciale, la Segreteria convocò l’Attivo Federale in Sala Farnese ed invitò funzionari ed attivisti ad impegnarsi al massimo nella campagna elettorale.