Dopo le elezioni, sempre nel corso del ’48, mi venne proposto di assumere la responsabilità della direzione provinciale delle ragazze nella Federazione Giovanile Comunista (F.G.C.I.), diretta da Enrico Berlinguer. Tornavo, con piacere, a lavorare con i giovani. Avevo militato nel “Fronte della Gioventù”, che proveniva dalla clandestinità, e poi nel M.G.C. (Movimento Giovanile Comunista) quando Segretario Provinciale era il noto Aldo Braibanti; ora avevo già 22 anni ed ero un po’ “vecchia” per questa attività. Questo argomento dell’età mi perseguitava da tempo: per lavorare tra le donne dovevo invecchiarmi abolendo gli abiti a colori vivaci, le scarpe a tacco alto, usare poco rossetto come già facevo. Mi consigliavano pure di non camminare in fretta!, quanto perbenismo!, non avrei mai creduto che si annidasse anche tra i comunisti di un certo livello.