Dovevo cercare un lavoro. Mio padre lasciò la casa di latina, anche perché ormai la bonifica era finita e l’ufficio alloggi ci diede un’altra casa più grande che era mezza ammobiliata e così finì una parte del nostro pellegrinaggio. Io non trovavo lavoro e alla fine mio fratello Giovanni, che faceva il carabiniere presso il tribunale di Bologna, mi disse vieni qui che assumono personale. Infatti fui assunto come avventizio presso il casellario giudiziario per fare tutti i certificati in preparazione delle votazioni del referendum del 2 Giugno 1946 riferito alla scelta fra repubblica e monarchia, per me fu un disagio, non sapevo dove andare a dormire. […]
Ma prima del 2 Giugno, finito il lavoro, la prefettura ci licenziò tutti e così ritornai al punto di partenza.