Nel Marzo 48 inizia la campagna elettorale per le elezioni politiche che ebbero luogo il 18 Aprile 48. In quella campagna elettorale la DC venne sostenuta dai “Comitati Civici” costituiti per iniziativa del Presidente dell’Azione Cattolica. La loro attività venne sostenuta dalle gerarchie ecclesiastiche e dal Vaticano. Allora non c’era ancora la televisione, ma erano in funzione le trasmissioni radiofoniche. Venne usato anche questo strumento di comunicazione, Padre Lombardi divenne il “Microfono di Dio”.
Il 3 Aprile il Congresso Americano approva un piano di aiuti all’Europa e quindi anche all’Italia.
La campagna elettorale della DC puntò molto su quel “Piano Marshall” (dal nome del suo ideatore) dicendo che “il pane che mangi è fatto per il 50% con farina americana”. La campagna elettorale del Fronte Popolare si sviluppò con molte difficoltà perché oltre a parlare del suo programma doveva ribattere quella della DC molto insidiosa e sostenuta da gran parte del mondo cattolico, parroci compresi.
Il partito comunista mobilitò tutte le sue organizzazioni per la propaganda a favore del Fronte Popolare. Anche la sezione Fiocchi si impegnò organizzando numerose riunioni al caseggiato, oltre ad alcuni comizi e riunioni varie. L’impegno dei compagni si manifestò forte ed appassionato e considerando che essi operavano in una zona dove la propaganda della DC e dei suoi alleati era modesta, ingenerò in loro la convinzione che le elezioni le avrebbe vinte il Fronte Popolare.
I risultati di quelle elezioni furono: DC voti 12.741.299, Fronte popolare voti 8.137.047 Socialdemocratici voti 1.858.340, Monarchici 2,8%, Liberali e Qualunquisti 3,78%. I comunisti e i socialisti rispetto al voto del 46 persero il 9% dei voti.
La delusione dei compagni e dei cittadini che avevano votato Fronte Popolare fu enorme: per molti era incomprensibile. Vivendo essi in una zona dove l’influenza della sinistra era molto forte (oltre il 55% dei voti) pensavano che, pur non essendo quella situazione presente in tutto il paese, i risultati non potevano non essere che positivi.
Anch’io fui impressionato da quel risultato, ma cercai di capirne le ragioni. A mio giudizio i fattori che avevano determinato quel risultato aveva avuto inizio con la scissione del PSI. Inoltre c’era stata la discesa in campo delle gerarchie ecclesiastiche (vedi Comitati Civici). Infine venne messo in atto il ricatto della cessazione degli aiuti americani in caso di vittoria del Fronte Popolare.
L’attività promossa per spiegare il perché di quel risultato non era facile, ma lentamente diede i suoi frutti. Quelle spiegazioni si concludevano dicendo che malgrado quel risultato, era necessario guardare avanti e impegnarsi per le lotte future che il partito avrebbe promosso per porre con forza i problemi economici e sociali dei lavoratori.