Le elezioni erano fissate per la domenica 7 e lunedì 8 giugno.
Piazza Garibaldi, il cuore politico del Comune, risuonò tutto il pomeriggio di venerdì 5 degli inni e dei discorsi dei comizi di tutti i partiti. Verso le nove e trenta di sera si concluse il comizio del P.C.I.. Allora la piazza si riempì di una folla incontenibile che si accalcava da tutte le strade di accesso e, premendo, faceva del bar Pierella un passaggio stipato di gente fin verso il pontile. Anche Settimio si era decisamente schierato con i socialisti.
Dalle 10 di sera a mezzanotte i socialisti tennero desto il paese. Erano scesi gruppi di compagni anche Da Castel Rigone. Parlò il professor Antonio Berardi, candidato al Parlamento.
Spenti i microfoni, mentre la gente sfollava, Sandrino Baldoni, Gilberto Galinari e Silvio Bellaveglia rimasero a lungo a commentare col sindaco quella tensione politica passeggiando ancora sul lungolago.
Poi finalmente i risultati: la “legge truffa” era battuta e si apriva una stagione nuova nel paese. Camera Deputati 7/8-VI-‘53
P.S.I. v.l.424
D.C. v. 828
P.C.I. v. 616
M.S.I. v. 273
P.R.I. v. 20
P.L.I. v. 18
P.S.D.I. v. 48
P.Monar. v. 53
Altri v. 52