Nasce a Lercara Friddi (Palermo) il primo novembre 1913, in una famiglia benestante e di idee conservatrici. Studia al Collegio Sant’Anna di Palermo e si iscrive alla facoltà di Lettere, dove entra in contatto con gli ambienti antifascisti e aderisce al movimento clandestino Fronte unico antifascista italiano. All’università diventa comunista e incontra Franco Grasso, antifascista, futuro giornalista e docente all’Accademia di Belle arti di Palermo: si sposa nel 1939 e avrà un figlio. Insegna Lettere in una scuola media di Palermo quando, scoppiata la guerra, si dedica all’assistenza agli sfollati e mantiene i collegamenti con i referenti del Partito comunista.
Nel dopoguerra è tra le fondatrici dell’Udi e dell’Associazione donne siciliane, aderente all’Udi, della quale è eletta presidente. È promotrice di molte battaglie per ridurre la disparità salariale delle lavoratrici.
È eletta alla Camera nella seconda legislatura, nel 1953 e confermata alle elezioni del 1958. È prima firmataria di proposte legislativa per l’istituzione della scuola materna statale e l’introduzione della graduatoria unica nei concorsi per l’insegnamento nella scuola pubblica, senza differenze di sesso: per sostenere questa riforma organizza una mobilitazione capillare delle insegnanti.
È eletta consigliera comunale in diversi comuni: a Palermo nel 1967, nel 1970 a Palma di Montechiaro, in provincia di Agrigento; a Lercara Friddi (Palermo) nel 1960, per due mandati. Nel 1967 è eletta deputata regionale ed è la prima donna a ricoprire la carica di vicepresidente dell’Assemblea regionale; nel 1975 è eletta al Consiglio provinciale di Palermo, dove è capogruppo del Pci.
Negli anni Settanta, nel confronto tra il Pci e il movimento femminista sulla legge per la depenalizzazione dell’aborto, si schiera con il movimento criticando le posizioni del suo partito.
Muore a Palermo il 2 giugno 1986.