Nasce a Massa Fermana (Fermo) il 5 marzo 1898, secondogenita di Argia Germani, una maestra di forti sentimenti religiosi e di Giuseppe, un sarto che era stato sindaco socialista del piccolo centro. Nel 1916 consegue il diploma magistrale ad Ascoli Piceno, come la sorella Aurora e si dedica alla professione di maestra nelle scuole del Fermano. Nel 1929 si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, a Macerata ma gli studi procedono a rilento a causa dei trasferimenti subiti per ragioni politiche: schedata dalla polizia, è trasferita ad Apezzana di Loro Piceno (Macerata), una località isolata ed arretrata. Intrattiene rapporti costanti con gli antifascisti del territorio e, dopo il 25 luglio 1943, prende parte alla lotta partigiana nella Banda Filipponi e ospita, con la famiglia, militari inglesi e prigionieri in fuga: un’iniziativa che le vale un riconoscimento da parte del governo britannico. Nel 1946 il Pci la candida come sindaca a Massa Fermana, carica che mantiene sino al 1959: è tra le prime donne a ricoprire tale incarico istituzionale Nel 1946 istituisce una colonia per i bambini poveri e nei primi anni Cinquanta sostiene le lotte condotte dalle operaie delle fabbriche di cappelli del territorio per la conquista del contratto di lavoro. Coraggiosa e determinata, subisce diversi processi per ragioni politiche risultando sempre assolta. Nel 1948 viene eletta alla Camera, sempre nelle liste comuniste; durante la legislatura fa parte di una delegazione di parlamentari che si reca in Unione sovietica per riprendere i rapporti istituzionali tra i due Paesi. Nel 1953 è inviata dal partito in Sicilia, dove partecipa attivamente alla campagna per le elezioni amministrative.
Muore a Massa Fermana il 27 aprile 1990.