Nasce a Lucca il 24 luglio 1922. Il padre, Ferdinando, è il primo sindaco di Lucca eletto dopo la Liberazione e senatore democristiano, esponente del cattolicesimo sociale.
Dopo aver frequentato il Liceo classico cittadino, consegue la laurea in Lettere a Pisa e comincia l’attività di insegnamento nelle scuole medie di Lucca. Dirigente dell’Azione cattolica giovanile, alla caduta del fascismo è una staffetta partigiana e nel 1944 si iscrive alla Democrazia cristiana. Nel 1956 è eletta consigliera comunale, una carica che ricopre anche dal 1990 al 1993.
Vicina alle posizioni di Aldo Moro e poi di Benigno Zaccagnini, ricopre incarichi negli organismi dirigenti nazionali della Dc, come componente del consiglio e della direzione e presidente della Commissione Cultura. Negli anni di Tangentopoli persegue una linea per la moralizzazione del partito ed è tra i promotori, nel 1993, dell’associazione Carta ’93. Nel 1994, dopo lo scioglimento della Dc, è tra i fondatori del nuovo Partito popolare italiano e si oppone a quanti vogliono che il partito sia alleato del centrodestra; quando si realizza la scissione, segue Gerardo Bianco che persegue un avvicinamento al centrosinistra di Romano Prodi. Nel luglio 2001 partecipa alla fondazione della Margherita e ne segue le vicende a livello locale.
Costante l’impegno nel Centro italiano femminile, del quale è vice presidente e nel Movimento femminile del partito, al quale associa una collaborazione alle riviste di settore.
Vanta una lunga esperienza parlamentare: eletta per la prima volta alla Camera nel 1963, è confermata nella V, VI, VII, VIII e X legislatura, nel 1992 mentre nella IX è eletta al Senato, nel 1983. Tra i molti temi che pone al centro del lavoro legislativo vi è il volontariato, oggetto di una proposta di legge che istituisce nel 1991 la legge quadro sul volontariato.
Componente delle Commissioni Lavoro, Giustizia, Sanità (con la sua presidenza si conclude il percorso della legge istitutiva del Servizio sanitario nazionale), Antimafia, Servizi segreti, Esteri e Affari europei, è relatrice delle leggi di riforma del diritto di famiglia, sull’aborto, sulla cooperazione con i paesi in via di sviluppo e sui rapporti tra Stato e Chiesa. Dal 1978 al 1983 è vicepresidente della Camera.
Dal 1978 al 1993 è presidente del Comitato per i problemi della popolazione presso la Presidenza del Consiglio e dal 1996 al 2002 componente del Comitato nazionale di bioetica presso il Consiglio dei ministri.
Nel 1984 fonda a Lucca il Centro nazionale per il volontariato – studi, ricerche e collegamento fra le associazioni, del quale è presidente sino al 2008; dal 1991 al 2001 fa parte dell’Osservatorio nazionale per il volontariato su nomina del presidente del Consiglio; nel 1997 costituisce, assieme a dieci associazioni regionali, il Centro servizi volontariato Toscana e nel 2008 la Fondazione volontariato e partecipazione che si occupa di ricerca sociale.
Nel 1997 pubblica le memorie Anche in politica cristiani esigenti. Il 2 giugno 2002 il presidente della Repubblica le assegna l’onorificenza del Cavalierato della Gran Croce.
Muore a Lucca il 29 dicembre 2011.
Nel 2017 viene inaugurato a Lucca un Centro studi e documentazione intitolato a suo nome.