Nasce a Torino il 21 febbraio 1923 da Maria Busso, un’operaia metallurgica della Fiat Lingotto e Guglielmo, occupato presso l’Alleanza cooperativa torinese, entrambi militanti sindacali nell’Italia giolittiana e comunisti dal 1921. Nel 1929 espatria clandestinamente in Francia con la madre, dove si congiungono con il padre fuoriuscito. Nel 1931 si trasferisce con la famiglia a Bruxelles (Belgio), dove il padre è stato inviato dall’Internazionale comunista. A 15 anni compie, per incarico del genitore, la prima missione clandestina da Bruxelles a Parigi. Agli inizi del 1938 ritorna in Francia, dove comincia la sua militanza nelle file dell’emigrazione antifascista italiana e prosegue gli studi superiori, conseguendo diversi diplomi e attestati. Durante l’occupazione tedesca della Francia partecipa alle iniziative contro la guerra e di sostegno ai resistenti francesi. È in questi anni che conosce molti dirigenti del Pci tra i quali il suo futuro marito, Arturo Colombi. Nell’estate del 1941 rientra in Italia dove lavora clandestinamente alla riorganizzazione del partito a Torino e alla preparazione degli scioperi operai nelle fabbriche, nel biennio 1942-1943. Con l’inizio della Resistenza armata è una giovane partigiana che in città fornisce sostegno alle azioni dei Gap e degli altri resistenti e lavora con i Gruppi di difesa della donna.
Nel primo dopoguerra è dirigente della commissione femminile del Pci a Bologna e poi responsabile di quella nazionale per due volte: dalla fine del 1948 agli inizi del 1951 e dal 1957 al 1961. Nel 1948 è candidata ed eletta alla Camera e nel 1949 fa parte delle delegazione italiana alla I Conferenza europea delle donne per la pace, tenutasi a Berlino. Nel 1951 viene inviata a Milano, dove dirige la commissione di organizzazione del Pci. Negli anni Sessanta si dedica al lavoro sindacale: nel 1961 è eletta segretaria nazionale della Filziat-Cgil, il settore delle industrie alimentari e nel 1969 segretaria generale della Filtea-Cgil, il sindacato dei tessili. Dal 1986 al 1992 dirige l’Istituto di patronato Inca-Cgil ed è componente del Cnel.
Muore a Roma il 23 luglio 2011.