Nasce a Rio Marina (Livorno) il 5 luglio 1900 da Emma Taddei e Sisto, un fabbro presidente del circolo anticlericale Goffredo Mameli. Si diploma alla Scuola Normale e successivamente consegue un secondo diploma, in Ragioneria che le consente di trovare un impiego al Banco di Roma di Portoferraio (Livorno).
A vent’anni organizza all’Isola d’Elba i gruppi femminili dell’Azione cattolica, un settore del quale diventa dirigente all’Elba e a Piombino (Livorno); successivamente assume la carica di presidente diocesana di Massa Marittima (Grosseto) e di Milano.
Nel dopoguerra si iscrive alla Democrazia cristiana. Candidata alle elezioni legislative del 1948 nel collegio Milano-Pavia, è eletta alla Camera e confermata nelle successive legislature, sino alla IV, nel 1963. Dal 19 aprile 1955 all’11 giugno 1958 fa parte della Commissione d’inchiesta sulle condizioni dei lavoratori in Italia e della Commissione bilancio nella II, III e IV legislatura. È prima firmataria di diverse proposte di legge tra le quali quelle per la partecipazione delle donne alle giurie popolari nelle Corti di Assise (1951), per l’assistenza all’infanzia abbandonata o in stato di abbandono e alle gestanti (1953), per l’istituzione dell’Ente Valorizzazione Elba (1954), per il titolo di studio obbligatorio per l’ingresso nelle scuole-convitto per infermiere (1956).
Dal 1956 al 1964 e dal 1967 al 1972 è sindaca di Rio Marina.
Prima italiana eletta al Parlamento europeo nel 1958 (allora denominato Assemblea parlamentare dei deputati europei) e confermata nella legislatura successiva, nel 1961 firma con altri deputati l’impegno a presentare in Parlamento una mozione per la convocazione di un’Assemblea costituente europea.
Presidente di enti ospedalieri, gli Istituti di Santa Corona (1953-1967) e gli Istituti clinici di perfezionamento (1967-1974), nel 1970 riceve la Croce “Pro Ecclesia et Pontefice”. Il sindaco di Milano le conferisce l’Ambrogino d’oro.
Muore a Milano il 7 aprile 1974.