Nasce a Parma il 28 aprile 1913 in una famiglia della piccola borghesia.
Si laurea in Lingue e Letterature moderne all’Università Ca’ Foscari di Venezia e insegna inglese nei licei.
A Venezia incontra il ferrarese Piero Balboni che sposa nel 1941. Dopo il matrimonio si trasferiscono a Ferrara, dove si iscrivono al Pci e partecipano alla Resistenza, facendo della loro abitazione la sede di riunioni clandestine.
Nel 1946 è eletta consigliera comunale e nel 1948 è nominata assessora alla Pubblica istruzione e Arte. Il 25 marzo 1950 è eletta sindaca e il suo incarico è oggetto di una dura campagna di stampa organizzata dalla destra a livello nazionale ma, ciononostante, è confermata nel 1952 e nel 1956. Gli anni alla guida del Comune sono caratterizzati soprattutto dall’impegno profuso nella ricostruzione dell’edilizia scolastica, nell’assistenza ai disagiati, nella tutela della salute dei minori. Si dimette nel 1958 quando è eletta al Senato. Durante l’intero mandato parlamentare fa parte della Commissione Finanze e Tesoro e dal 1960 al 1963 della Commissione speciale per l’esame del disegno di legge concernente provvedimenti straordinari per la città di Cavarzere (Venezia).
Nel 1963 non si ricandida a causa delle condizioni di salute del marito, che muore nel 1963; nel 1964 si trasferisce a Milano per accudire la madre ammalata e nel 1972 fissa la sua residenza a Rapallo (Genova).
Muore a Rapallo il 31 dicembre 1979. Dal 2016 le sue spoglie si trovano nel Cimitero monumentale di Ferrara per iniziativa del Comune e delle associazioni femminili.