Nasce a Cerignola (Foggia) il 16 ottobre 1920, primogenita di Carolina Morra, bracciante e sindacalista e di Giuseppe, segretario nazionale della Cgil e parlamentare comunista. A due anni si trasferisce con la famiglia a Bari, dove il padre è chiamato a dirigere la Camera del lavoro; vivono nella sede sindacale e il fratello Vindice nasce mentre è in corso un assalto delle squadre fasciste.
Nel 1926 raggiunge clandestinamente la Francia, con la madre e il fratello, per raggiungere il padre e successivamente si trasferiscono in Unione Sovietica, in seguito alla nomina di Di Vittorio a segretario dell’Internazionale contadina. Nel 1936 rientra in Francia, rimane orfana di madre e comincia a militare nelle organizzazioni della gioventù comunista francese. Risale a questi anni l’incontro con Giuseppe Berti, dirigente comunista, col quale si sposa e nel 1954 avrà una figlia, Silvia, futura docente di Storia moderna.
Si iscrive al Pci nel 1938 e dopo lo scoppio della guerra, nel 1940, è internata a Rieucros (Francia), con altre antifasciste italiane. Dopo il crollo militare della Francia, raggiunge Marsiglia dove riesce a imbarcarsi per gli Stati Uniti e a New York si ricongiunge col marito, giunto nel febbraio 1940. Qui frequenta i corsi della Jefferson School, lavora prima come operaia e poi come impiegata all’Ecole libre des hautes études, un’università fondata da intellettuali francesi fuoriusciti e svolge attività antifascista.
Alla fine della guerra torna in Italia. Dirigente dell’Udi, nel 1963 è eletta alla Camera e nella legislatura successiva al Senato. Nel 1964 e nel 1965 presenta delle proposte di legge per la formazione delle classi e delle graduatorie degli insegnanti nelle scuole elementari e per agevolare i ricongiungimenti familiari dei lavoratori emigrati all’estero.
È membro della Fondazione G. Di Vittorio e presidente dell’associazione “Casa Di Vittorio”, da lei fondata a Cerignola nel 2010.
Muore a Cerignola il 2 gennaio 2015.