Nasce a Bari il 9 aprile 1921 in una famiglia antifascista.
Nel 1946 si iscrive al Psiup, partecipa alla campagna elettorale come candidata al Consiglio comunale ed è eletta.
Nel 1950, durante un viaggio politico in Francia, incontra Aramis Guelfi, già segretario della federazione comunista di Livorno e neo responsabile di quella di Bari. Nello stesso anno si sposa e decide di aderire al Partito comunista, seguendo il settore sindacale, con particolare attenzione alle condizioni di lavoro delle operaie della Manifattura Tabacchi di Bari.
Alle elezioni legislative del 1953 è eletta alla Camera e viene confermata anche nella legislatura successiva; nel 1956 presenta una proposta di legge sulla disciplina dei licenziamenti delle donne che si sposano.
Nel 1963, conclusa l’esperienza parlamentare, il dissidio con la linea politica del gruppo dirigente del suo partito giunge all’apice e decide di dimettersi da ogni incarico per iscriversi al Partito socialdemocratico di Saragat; una scelta condivisa dal marito, il quale è espulso dal Pci. Nel 1969, dopo la fine del processo di unificazione socialista, ritorna nel Psi e si dedica prevalente al lavoro nel sindacato della Uil.
Muore a Bari il 26 febbraio 2002.