Nasce a Torino il 15 agosto 1910 da Gemma Montagnana, sorella di Rita, Clelia e Mario; e di Marco Amadio, in una storica famiglia ebraica antifascista.
Iscritta alla facoltà di Lettere presso l’Università di Torino, nel 1929 vince una borsa di studio universitaria del Collegio delle Provincie; nel 1933 consegue la laurea e comincia a insegnare nei ginnasi superiori statali e nel 1938 vince una borsa di studio biennale della Dante Alighieri per studi orientali a Rodi (Grecia). Nel 1939, dopo l’emanazione delle leggi razziali, emigra in Bolivia con il marito, il medico tedesco Heinz Arian e nel paese sudamericano insegna in pluriclassi elementari per i figli dei contadini e dei minatori indios e meticci, degli emigrati ebrei e spagnoli e nelle università di Sucre e La Paz. Nel 1943 fonda e dirige la sezione boliviana dell’Alleanza internazionale G. Garibaldi per la libertà d’Italia e sino al 1946 collabora con il periodico del Pci «Stato Operaio» e con il settimanale antifascista di Buenos Aires «Unità degli italiani». Un’esperienza raccontata nel libro-intervista nel libro Avrei capovolto le montagne (1990).
Alla fine della guerra rientra in Italia, a Torino, si iscrive al Pci e riprende a insegnare, presso il Liceo classico V. Gioberti, contribuendo alla vita di diversi organismi che promuovono un processo di rinnovamento della scuola: nel 1948 è componente del Consiglio nazionale della scuola e negli anni successivi collabora con Ada Gobetti alle riviste «Educazione democratica» e «Il giornale dei genitori». Dal 1947 al 1954 è segretaria dell’associazione Italia-Urss.
Nel 1951 è componente del comitato federale e nel 1954 è responsabile della commissione culturale della federazione provinciale torinese comunista; nel 1956 e nel 1964 è eletta consigliera comunale a Torino e in questi anni si impegna soprattutto a favore della scuola pubblica e per la costituzione delle scuole serali gratuite per i lavoratori-studenti. Eletta alla Camera nel 1963 e nel 1968, manterrà per entrambe le legislature l’incarico di segretaria della Commissione Istruzione, battendosi sempre per il rinnovamento, la democratizzazione e la tutela della scuola pubblica.
Nel 1963 fa parte della prima delegazione inviata dal Pci in Israele, assieme a Gerardo Chiaromonte e negli anni Settanta il partito le affida l’incarico di accompagnatrice delle delegazioni di partiti comunisti dell’America Latina e del Vietnam.
Concluso il lavoro parlamentare e quello di insegnante, intraprende un percorso di ricerca storiografica concentrata prevalentemente sulle origini della comunità ebrea in Piemonte, sulla storia dell’associazionismo operaio cittadino e di studio delle fonti orali, i cui risultati sono stati oggetto di diverse pubblicazioni e convegni.
Membro influente della Comunità israelitica di Torino, ha fatto parte del suo Consiglio e del Gruppo di studi ebraici e nel 1975 ha fondato il suo organo «Ha Keillah», rivista che ha diretto per diversi anni.
In occasione del centesimo compleanno, il Comune di Torino le ha conferito la massima onorificenza, il Sigillo della città.
Nel 2005 pubblica Tutto un secolo. Due donne ebree del ‘900 si raccontano (2005).
Muore a Torino il 3 settembre 2011.