Nasce a Pieve Porto Morone (Pavia) il 14 marzo 1913 in una famiglia di cultura socialista, con il padre Luigi che lavora a stretto contatto con i maggiori esponenti del socialismo pavese, come Alcide Malagugini e Emilio Canevari. Dopo l’avvento del fascismo la famiglia, per sottrarsi alle persecuzioni, si trasferisce a Isola del Gran Sasso, in provincia di Teramo e nel 1931 a Milano. Nel capoluogo lombardo trova un impiego come commessa, prima ai Magazzini Duomo e successivamente in una drogheria, dove lavora sino alla fine della guerra. In questo periodo entra in contatto con i Gruppi di difesa della donna e partecipa attivamente alla Resistenza. Nel dopoguerra si iscrive al Pci e svolge anche lavoro sindacale: è nominata responsabile del lavoro femminile nella Cgil di Milano e lavora con la Federterra nel Lodigiano. Candidata alle elezioni politiche del 1948 alla Camera, dopo pochi mesi dall’elezione è costretta a dimettersi per problemi di salute. Il partito la nomina responsabile della commissione femminile della federazione milanese e le affida la direzione della Scuola femminile di partito «Anita Garibaldi», dove si formano i quadri femminili comunisti. Dal 1956 al 1958 è segretaria provinciale dell’Udi. Rieletta alla Camera con le elezioni del 1958, viene confermata per tre legislature consecutive, fino al 1972. Come componente della IV Commissione Giustizia della Camera, si occupa della giustizia minorile e dei servizi socio-assistenziali per l’infanzia, delle adozioni ma il suo impegno, nel lungo periodo, è dedicato anche alle problematiche inerenti la casa e l’emergenza abitativa e ai diritti delle donne, alla riforma del diritto di famiglia. Nel 1963 è prima firmataria della proposta di legge contro i licenziamenti per matrimonio. Conclusa l’esperienza parlamentare è tra i promotori del Sindacato nazionale degli inquilini (Sunia-Cgil), del quale è presidente dal 1972 al 1982. Si impegna nel territorio con varie iniziative, come quella per l’istituzione del Parco nord, alla periferia di Milano e del Centro donna Bicocca. Nel 1975, in occasione della Giornata della riconoscenza, le viene assegnato dalla Provincia di Milano il 50° Premio Isimbardi. Le sue memorie, Lapinarè, sono conservate presso l’Archivio dei diari di Pieve Santo Stefano.
Muore a Cinisello Balsamo (Milano) il 14 agosto 2007.