Pina Re nasce il 14 marzo 1913 a Pieve Porto Morone, un piccolo paese in provincia di Pavia vicino al fiume Po, dove trascorre gli anni dell’infanzia e della prima adolescenza con la famiglia costituita da «8 figli e con noi viveva anche una cugina orfana per un’epidemia di tubercolosi, i due nonni materni e uno zio».
Grazie all’impegno e al duro lavoro il padre riesce ad acquisire due segherie, di cui diventa proprietario.
Nel 1921, a causa della militanza socialista e delle sopraggiunte difficoltà economiche, l’intero nucleo familiare è costretto a lasciare la terra d’origine per Teramo, dove si fermerà fino al 1931, anno dell’ulteriore trasferimento a Milano.
Qui Re trova lavoro come commessa in un primo momento all’intero del Magazzini Duomo e, successivamente, nella drogheria di piazzale Lagosta dove rimane fino alla fine della guerra.
Entra ben presto in contatto con i Gruppi di difesa della donna e aderisce attivamente alla lotta di liberazione.
La sua attività politica la porta a essere candidata, nel 1948, alle elezioni con il Partito Comunista e ad essere eletta, tra le prime donne, al Parlamento italiano, seppur costretta dopo pochi mesi alle dimissioni per problemi di salute e motivi interni al partito.
Questa esperienza la convince di doversi ripresentare alle elezioni del 1953.
È Dirigente Provinciale dell’Unione Donne Italiane dal 1956 al 1958.
È rieletta in qualità di Deputata nel 1958, nel 1963 e, dopo aver fatto parte della Commissione Giustizia, per la quarta volta nella stessa circoscrizione di Milano-Pavia il 19 maggio 1968.