Domenico Nepi nasce il 9 novembre 1937 a Trivigliano di Ascoli Piceno.
Al termine delle scuole elementari, frequenta le medie presso il convento dei Frati Minori conventuali di Montottone e poi l’Istituto Magistrale senza però terminare il percorso: dopo il primo anno e qualche mese del secondo, decide infatti di interrompere la scuola per andare a lavorare.
Dopo essersi arruolato, nel 1954, in Marina come volontario, rinuncia quasi immediatamente alla vita militare, congedandosi in anticipo.
Tra i vari lavori, Domenico Nepi è stato contadino, aiutante benzinaio, apprendista elettricista, fino a divenire, nel 1958, agente libraio, attento ascoltatore delle storie di vita dei suoi acquirenti. Dopo quasi venti anni, nell’ottobre del 1974, la casa editrice per la quale lavora è costretta a chiudere e a licenziare i suoi dipendenti: nel febbraio del 1975 il diarista è dunque assunto come operaio nello stabilimento di Malignano della Lagostina Spa, specializzata in produzione di pentole e prodotti per la casa.
Particolarmente attento alle questioni sociali e sindacali, viene eletto delegato di reparto della FIOM CGIL della fabbrica presso la quale lavora.
Nel giugno del 1999 è in mobilità in attesa della pensione, che ufficialmente raggiunge solo negli ultimi mesi del 2002.
Nel settembre del 1999 è invitato dal sindacato dei pensionati SPI CGIL di Ascoli Piceno a collaborare con loro.
Domenico Nepi è sposato con Luigina da più di quarant’anni: hanno tre figli, Alfredo, Monica e Valeria e tre nipoti, Alice, Emma e Beatrice.
La memoria dell’autore, dal titolo Lo scatolone, affronta i temi dell’amore, dell’amicizia, dei viaggi insieme a considerazioni sulla politica degli anni 1937-2003.