Maria Rosaria Tradardi nasce il 2 ottobre 1932 a Foligno, in provincia di Perugia. Il padre è operaio, la madre casalinga.
La seconda guerra mondiale piomba in pieno sulla sua fanciullezza; eppure, racconta, grazie alla sua giovane età e nonostante la fame e i bombardamenti, quegli anni difficili passano senza eccessive sofferenze. Continua a frequentare regolarmente la scuola elementare, dove pur essendo più povera di molte delle compagne riesce a farsi varie amiche; nei pomeriggi gioca nel Parco dei Canapè, d’estate va a fare il bagno nel fiume Topino.
Nel giugno del ’44, con gli Alleati alle porte, la famiglia decide di sfollare trasferendosi sul monte di Manciano, dove viene ospitata, insieme a molte altre, in un granaio messo a disposizione della gente del luogo.
L’anno successivo tornano a Foligno, ma devono lasciare il centro storico per trasferirsi nelle Case Operaie, edilizia popolare destinata ai lavoratori delle fabbriche della zona e della ferrovia.
È un “condominio-mondo”, un quartiere a sé dove si vive in comunità: gli anziani si dedicano agli orti, le donne si riuniscono in cortile per fare i lavori a maglia, i giovani vanno a ballare in una sala riunioni allestita appositamente. Naturalmente si parla anche di politica: per Maria Rosaria e per le donne del quartiere il luogo privilegiato di discussione sono “le fontane”, i grandi vasconi dove viene fatto il bucato, che in occasione delle elezioni, in particolare nel ’46 e nel ’48, divengono teatro di accesi dibattiti politici.
Nel 1953 Maria Rosaria si diploma in ragioneria e nello stesso anno trova lavoro come impiegata presso una ditta di vernici di Foligno. Svolge questo lavoro per dieci anni, fino al 1963, anno in cui sposa Fausto Scassellati, un amico di infanzia residente anche lui alle Case Operaie.
Sceglie quindi di abbandonare il lavoro e dedicarsi a tempo pieno alla famiglia: il marito, suo padre, i due figli che arriveranno.
Cresciuti e sistematisi i figli, Maria Rosaria torna a prendersi del tempo per se stessa e per coltivare numerosi hobby: fotografia, disegno, pittura e soprattutto scrittura. Nell’ottobre del 1986 è tra i soci fondatori dell’Università della Terza Età; dieci anni più tardi, tra quelli di Radio Gente Umbra; ancora, nel 2008, è socia fondatrice dell’Accademia di dialetto “Lu Tribbiu”. Riemerge inoltre la passione per la musica e il canto: si unisce alla Corale dell’Università, della Scuola Comunale di Musica e del Torrino. Insieme al marito conduce una trasmissione a Radio Gente Umbra: Cronache del XX secolo, notizie storiche locali.
Scrive racconti e poesie, sia in dialetto che in lingua italiana, quindi si dedica alla propria biografia. Una copia di questa ha raggiunto, nel 2006, l’Archivio Diaristico Nazionale.