Luciano Pucciarelli nasce nel 1937 a Carrara, nel quartiere di Avenza. Nella famiglia ci sono quattro figli, tre maschi e una femmina. La madre è casalinga, il padre lavora per la Montecatini Marmi. Pochi anni dopo la nascita di Luciano, la famiglia si trasferisce nel comune di Vagli, in Garfagnana.
Per non gravare sul bilancio familiare, all’età di undici anni Luciano viene mandato a studiare in un collegio religioso di Firenze. Dopo solo tre mesi, però, viene espulso: ha infatti rivelato a un compagno di non avere alcuna vocazione e questi ha ben pensato di riferire la confidenza al direttore.
Viene quindi avviato dalla famiglia alla scuola di avviamento professionale e, ottenuta la licenza del terzo anno, va a lavorare in un’officina dove si costruiscono macchinari per l’estrazione del marmo. L’azienda fallisce pochi anni dopo, ma per la formazione di Luciano l’esperienza lavorativa è fondamentale: è in questo periodo infatti che prende parte alle prime lotte operaie per un miglior salario e comincia a frequentare la sezione del PC carrarese.
Nel 1956 diviene segretario del circolo FGCI di Carrara; per tre mesi frequenta la nota scuola di partito di Frattocchie, presso Roma.
Agli inizi degli anni ’60 si sposa con Silvia e nasce la prima figlia, Daniela.
Nel 1966 viene eletto come consigliere comunale nel comune di Carrara tra le file del PCI; quindi diventa responsabile della Commissione di Lavoro degli Enti Locali e nel 1976 segretario della Federazione provinciale di Massa. Coordina e anima numerosi scioperi: in particolare quelli in difesa della zona industriale e del cantiere navale, oltre che per una maggior sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nel 1977 fa parte di una delegazione di nove segretari di Federazione inviati per un breve soggiorno in Lituania, allora sottoposta al controllo sovietico. Nel frattempo nasce il secondo figlio, Gillo.
Nel 1985 Pucciarelli viene eletto tra le file del PCI nell’Assemblea regionale Toscana. Alle elezioni successive, nel 1990, non viene ricandidato: ha deciso infatti di appoggiare la svolta della Bolognina. La mozione – che porterà alla dissoluzione del PCI e alla nascita del PDS – nella sua provincia di appartenenza, Carrara, risulta minoritaria. Decide quindi di rinunciare a proseguire l’attività politica e di rinunciare a tutti gli incarichi, ritirandosi a vita privata. Muore il 13 gennaio 2014.
L’autobiografia di Luciano Pucciarelli, scritta per la partecipazione al concorso LiberEtà, è depositata presso l’Archivio Diaristico Nazionale nel 2002.