Ruggiero di Saverio nasce nel 1916 a Colledara, in provincia di Teramo.
Abruzzese, nato sotto il Gran Sasso, con la famiglia segue il padre, dapprima emigrato in Francia, poi volontario durante la colonizzazione della Libia nel 1935.
Tornato in Italia, è poi di nuovo in Nordafrica, stavolta da combattente finendo, dopo poco, prigioniero degli inglesi.
Al termine del Secondo conflitto mondiale, l’impegno politico e sindacale lo porta a ricoprire incarichi di prestigio all’interno delle istituzioni del suo Abruzzo gestite dal Partito Comunista Italiano (Pci).
Nel corso degli anni è impiegato, manovale, sindacalista, delegato provinciale del Pci, Consigliere comunale, Assessore del comune di Montorio al Vomano, in provincia di Teramo.
L’autobiografia di Ruggiero di Saverio è intitolata Etica politica, religiosa, di guerra e di pace attraverso l’esperienza e il pensiero di un semplice cittadino ed è scritta tra il 1997 e il 1999; attraversando quasi tutto il Novecento, dal 1919 al 1997, l’autore vi riporta i racconti della sua vita privata, strettamente connessi ai principali accadimenti storici italiani sui quali egli riflette, deciso nel suo intento di essere sempre informato, come scrive: «per essere quotidianamente informato degli avvenimenti, perché non avevo la possibilità di comprare neanche quelli, e non intendevo essere disinformato».