Mario Cennamo nasce a Camigliano, in provincia di Caserta, nel 1924.
Laureato in Medicina, termina il lungo percorso di studi nel 1962 con la Libera Docenza in Medicina Sociale presso l’Università di Bologna, nella quale consegue anche le specializzazioni in Medicina Legale, Medicina del Lavoro, Igiene e Sanità Pubblica e Diritto Sanitario.
Dopo aver partecipato alla Resistenza nel Partito d’Azione, a seguito del suo scioglimento si iscrive al Partito Comunista Italiano.
La passione politica lo porta, nel 1948, a condurre la prima intensa attività sindacale, d’intesa con la CGIL di Di Vittorio, arrivando poi alla Presidenza Nazionale della Federazione dei Medici Mutualisti, incarico che lo obbliga, dal 1960 al 1965, a lavorare come politico a tempo pieno in qualità di Assessore alla Sanità della Provincia di Bologna. In questa veste partecipa alla definizione della Riforma Sanitaria con la proposta di riorganizzare il Servizio Sanitario Nazionale sulla base della prevenzione sul territorio italiano.
Cennamo è poi per trent’anni consulente medico-legale del Patronato INCA (Istituto Nazionale Confederale di Assistenza) della CGIL, apportando significativi contributi nell’ambito del riconoscimento dei diritti assicurativi dei lavoratori colpiti dalle due più diffuse malattie professionali, la silicosi e l’ipoacusia da rumore.
Nel campo medico-sociale si batte efficacemente contro i brefotrofi e, al fianco di Franco Basaglia, per la soppressione degli istituti manicomiali.
È infine giornalista pubblicista, collaboratore dell’«Unità» e pubblica anche articoli scientifici in materia sanitaria per numerose riviste.