Marta Ajò nasce a Carrara il 3 maggio 1943 in una famiglia agiata.
Figlia di un ebreo comunista, dopo aver ottenuto il diploma di scuola media superiore consegue l’abilitazione da giornalista, avviando così l’attività di pubblicista scrivendo per testate giornalistiche tra le quali «L’Avanti!», «Il Messaggero», «Noi Donne», «Mondoperaio», «Mondo Nuovo», «Minerva».
Superati i difficili anni della guerra, che, come molti, trascorre tra persecuzioni, dolori, sofferenze, fughe e separazioni, Marta Ajò viaggia molto, sia in Italia sia all’estero, entrando così in contatto con le realtà più varie.
Influenzata dall’orientamento comunista del padre, si avvicina alla politica, fulcro della sua vita. Nel tempo ricopre infatti ruoli di rilievo: dal 1964 si occupa di politica internazionale all’interno del PSIUP e dal 1972 al 1992 è Dirigente nazionale del Partito Socialista Italiano. Seguono incarichi importanti: tra questi, quelli di Vice Presidente del Comitato di parità presso il Ministero del lavoro e della previdenza sociale, Presidente del Comitato di parità presso il Ministero degli affari esteri, Consigliera circoscrizionale del Comune di Roma XX Circoscrizione e Consigliera regionale di parità presso l’Ufficio del lavoro della Regione Lazio.
Nel 2005 fonda il Portale di informazione e cultura Donne Ieri Oggi e Domani, di cui è Direttrice.
Tra le sue numerose pubblicazioni Il trasloco (2007), Un tè al cimitero (2009), Viaggio in terza classe (2016) e, con Mirella Alloisio, La donna nel socialismo italiano tra cronaca e storia (1892-1978).