Magda Abbondanza nasce nel comune piemontese di Novara, nel 1943, «pessima annata per nascere dato che la guerra era ancora in corso e lo sarebbe stato ancora per un bel pezzo», ricorda l’autrice stessa.
Con la famiglia sfolla a Suna, poi a Torino e, all’età di sei anni, a Milano.
Consegue il diploma di scuola media superiore e diviene insegnante, «educatrice» come preferisce definirsi.
Milita nell’Unione Donne Italiane e, nel 1977, trasforma la sua roulotte in una succursale dell’UDI mettendola a disposizione affinché donne e uomini prendessero «coscienza», «dei loro diritti, le prime, dei loro doveri, i secondi», chiarendo il ruolo dei futuri consultori, fornendo notizie su una maternità e una paternità più consapevoli.
All’interno della sua autobiografia, composta nel 1986 a seguito dell’esortazione di una cara amica a rielaborare le sue riflessioni sparse, Abbondanza ripercorre i momenti più significativi della sua esistenza, scavando nel profondo dei suoi sentimenti e delle sue passioni, nell’arduo tentativo di raggiungere un maggiore livello di conoscenza di sé stessa: «testimonianza di una donna come tante alla ricerca della propria autentica identità perduta chissà dove, chissà quando». L’autobiografia si presenta dunque per lei come lo strumento atto a dare forma al «magma» di emozioni, da cui prende il titolo.