Come la guerra finì, il popolo italiano, sebbene ridotto in stato di indigenza, si mostrò aperto e pronto ad ogni innovazione. Intimamente ottimista, iniziava a guardare con fiducia al proprio avvenire, anche se ne immaginava la grandissima fatica di ricostruzione. Nascevano in fretta organizzazioni sindacali, politiche e culturali in ogni dove. […]
Presto il Governo – per risolvere in fretta il problema istituzionale – indisse il referendum “Repubblica-Monarchia” e contemporaneamente le elezioni per l’Assemblea Costituente. Una delle più importanti novità del momento fu l’ammissione delle donne al voto, come alto riconoscimento del loro notevolissimo contributo alla causa della Resistenza, dimostrazione di forti capacità e di grande coraggio.