Dopo le elezioni del 2 giugno 1946, nel referendum per la monarchia o per la repubblica, e per eleggere la costituente dei 75 partiti che dovevano scrivere la Costituzione Italiana, io seguivo tutti i giorni i lavori di quest’ultima, per conoscere tutti gli articoli che verrebbero formulati, chi li avrebbe proposti o modificati, chi avrebbe votato a favore e chi contro. Quella era la legge fondamentale dello stato italiano, i cui principi dovevano guidare gli indirizzi di tutte le azioni dei politici del nostro paese. E fu così che imparai, nello spirito e nella lettera, tutto il contenuto che racchiudeva (anche se non ricordo i numeri specifici di ogni singolo articolo): i compiti del parlamento, del governo, dei singoli ministri, del presidente della repubblica, del Consiglio Superiore della magistratura, ecc. Ogni italiano, ha il sacrosanto dovere di sapere tutto questo. Privi del quale, non è possibile giudicare l’operato di quelli che ci hanno amministrato! Fino a quando ogni cittadino non avrà ottemperato a questo dovere, si andrà sempre di male in peggio.