Verso sera il signor Oreste ritenne opportuno di fornire alla figlia qualche chiarimento sulla chiamata alle urne.
“Si è trattato di scegliere tra monarchia e repubblica” – spiegò – “e la maggioranza degli italiani ha optato per la seconda. Dunque, dopo ottantacinque anni, cessa di esistere il regno d’Italia”.
Come al solito Corinna interferì; “Cosa vuoi che capisca di politica una ragazzina di quell’età? Già a me le donne che si interessano di queste cose mi fanno torcere le budella”.
Raramente il signor Oreste esprimeva le proprie emozioni con segni violenti. Ma questa volta perse il controllo: “Vai in cucina che è il tuo posto!” urlò.
La donna si mostrò gravemente offesa. Sbatté a terra lo straccio che aveva in mano e si allontanò borbottando: “Fate sempre tante belle chiacchiere, siete tutti maestri, intanto chi non ne ha non mangia”.