Silvano Consolini nasce nel 1925 a Reggio Emilia.
Dopo aver ottenuto il diploma di scuola media inferiore, si inserisce immediatamente nel mondo del lavoro. Nel 1939 è infatti assunto dalla fabbrica Reggiane in qualità di operaio tornitore qualificato. Negli stessi mesi, in occasione dello scoppio della guerra, le Reggiane sono sottoposte ad un’operazione di militarizzazione e sono costantemente sotto il controllo della polizia fascista. È in questo momento, dunque, che Consolini entra in contatto con le reti clandestine comuniste.
Egli è protagonista di una testimonianza video dedicata all’occupazione della fabbrica Reggiane nel 1950-1951 nel quale periodo è responsabile della sezione sindacale interna alla Federazione Impiegati Operai Metallurgici (FIOM). L’intervista è stata realizzata il 27 e 28 marzo 2001 all’interno della fabbrica stessa, in occasione del centenario della Camera del lavoro di Reggio Emilia.
L’attività sindacale prosegue con l’incarico di Segretario della Camera del Lavoro di Castelnovo Monti, di Segretario provinciale della FIOM dal 1964 al 1973 fino a divenire componente della segreteria della Camera del Lavoro di Reggio Emilia.
Silvano Consolini muore il 22 novembre 2018, all’età di 93 anni.
La sua memoria, Una fabbrica, un territorio, una storia di vita, racconta, sotto forma di intervista, la storia della sua fabbrica nel corso di tutto il Novecento (dal 1925 al 1994), con particolare attenzione agli avvenimenti politici che hanno segnato il secondo dopoguerra: gli scioperi, le tensioni nel corso dell’occupazione operaia, le lunghe trattative nel tentativo di evitare i licenziamenti.