Come ho già detto io ho poco più di vent’anni ed anche la vita culturale mi appassiona e mi coinvolge. Grande è l’apporto che il mondo della cultura da in questi primi anni di libertà e di democrazia.
I mesi del 1945 che seguirono immediatamente la “Liberazione” e quindi la fine della guerra, gli anni ’46 e ’47 ed in parte ancora alcuni mesi del ’48, furono tempi straordinari per quanto riguarda la rinascita culturale del nostro paese. I ceti popolari, tenuti, ad arte, lontani dalla cultura, le giovani generazioni soffocate da una falsa retorica patriottica e imperiale, avevano vissuto sulla loro pelle la tragedia del “sonno della ragione”.
Ora il vento della libertà riconquistata che aveva spazzato via “i Mostri della guerra e della morte” soffiava forte e impetuoso portando con sé la voglia di vivere, il bisogno di conoscere e di sapere, l’entusiasmo per tutto ciò che parlava di libertà e di giustizia.