Paola Larese Gortigo nasce a Gorizia nel 1939.
Figlia di un ufficiale pilota, è costretta a numerosi trasferimenti in diverse città d’Italia. Da Rimini, dove trascorre gli anni dal 1940 al 1943, è poi a Gradisca d’Isonzo dal 1943 al 1953 a causa dell’epurazione del padre a seguito della sua adesione alla RSI. Dal 1953 al 1960 è poi a Cagliari, dove il genitore è impiegato presso l’aeroporto di Elmas. Qui la giovane frequenta il Liceo classico, consegue la maturità e avvia gli studi universitari.
All’età di venti anni si fidanza con un giovane aviatore conosciuto in Sardegna, che vede sporadicamente a causa dei continui spostamenti di entrambi ma col quale intrattiene un fitto scambio epistolare fino al giorno in cui egli morirà tragicamente in un incidente aereo nei cieli del Congo.
I successivi tre anni è a Bari e a Gioia del Colle, in Puglia, dove, nel 1963, conosce il futuro marito, Tonino Santoro, anche lui, come il padre, ufficiale d’aviazione.
A Vicenza dal 1963 al 1965, Paola si laurea in Scienze Naturali presso l’Università di Padova.
Nello stesso periodo si sposa per procura. Nonostante le battute di cattivo gusto che è costretta a sopportare, questa rappresenta l’unica possibilità, l’unico modo per usufruire del viaggio per gli Stati Uniti pagato dallo Stato, dove Tonino si era provvisoriamente trasferito per seguire un corso di missilistica e dove i due trascorreranno il loro primo anno di matrimonio, dal 1965 al 1966 a Huntsville, in Alabama, dove nascerà anche la loro prima figlia, Francesca.
Come era accaduto per il padre, tornata in Italia con la famiglia, Paola continua a trasferirsi al seguito del marito. Tra il 1966, anno in cui avvia la sua carriera di insegnante, e il 1971 è infatti a Treviso. Nel 1968 nasce la figlia Roberta, morta prematuramente dopo soli dieci giorni. Nel 1970 nasce il figlio Alessandro. L’intera famiglia è poi a Chioggia dal 1971 al 1975, a Montichiari dal 1975 al 1980 e infine a Milano dal 1980.
Nel 1991 Paola va in pensione e nel 1995 si separa dal marito, che morirà nel 2006.
L’autobiografia di Paola Larese Gortigo, dedicata ai suoi nipoti, offre un interessante spaccato della società italiana tra Ottocento e Novecento, della Prima guerra mondiale, del fascismo e della Seconda guerra: «la mia famiglia fu anch’essa travolta dall’incalzare tragico degli avvenimenti». Al contempo, la memoria corre dagli «allucinanti», lunghi e faticosi viaggi affrontati dalla famiglia verso il «continente» per andare a trovare i nonni agli «amori», agli «studi», ai «dolori».