Nasce a Brescia il 17 marzo 1927 da Antonia Oscar, detta Ninì e Luigi, sindacalisti e militanti comunisti dal 1921. Ha meno di un anno quando raggiunge con la madre e il fratello Franco il padre confinato a Lipari (Messina); nell’isola nasce il secondo fratello, Loris. Nel 1932 lascia il confino e segue i familiari a Milano, dove stabiliscono la residenza perché considerati indesiderabili a Brescia; nel 1937 sono ancora arrestati e confinati a Ponza (Latina), dove frequenta la scuola elementare con i residenti. Quando l’isola è interessata dalla guerra vengono trasferiti alle isole Tremiti (Foggia) ma le risorse economiche sono insufficienti al sostentamento di tutti i figli, viene così decisa la sua partenza per Intra (Verbano-Cusio-Ossola), dove è ospitata da una nonna e lavora come commessa nella panetteria di una zia.
Dopo l’8 settembre del 1943 si trasferisce con la famiglia in Val d’Ossola per unirsi ai partigiani, è una staffetta delle Brigate Garibaldi col nome “Lola”. A fine gennaio 1945 è arrestata e detenuta a Pallanza (Verbano-Cusio-Ossola), viene rilasciata dietro pressioni della zia perché minorenne e senza capo d’accusa.
Nel dopoguerra si iscrive alla Federazione giovanile comunista, come i fratelli che subiscono il licenziamento per rappresaglia politica. Nei primi anni Cinquanta è in Puglia per l’organizzazione del sindacato nazionale tabacchine costituito da Adele Bei e nel biennio 1955-1956 è nella segreteria della Cgil di Lecce; negli anni Sessanta è segretaria del sindacato tessili della Cgil.
Nel 1968 è eletta al Senato e fa parte della Commissione Lavoro, emigrazione e previdenza sociale dal luglio 1968 al settembre 1971; nelle due legislature successive è eletta alla Camera ed è componente della Commissione Igiene e sanità pubblica, con la carica di vicepresidente dal luglio 1976 al giugno 1979, con un impegno costante per la tutela dei diritti del lavoro e di quelli civili.
A conclusione dei mandati parlamentari torna nella città natale e intraprende delle battaglie contro la corruzione e l’inquinamento ambientale causato da alcune fabbriche. Impegnata nell’Anpi, svolge un paziente lavoro di conservazione della memoria nelle scuole del territorio. L’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano conserva la sua memoria, Donne contro.
Muore a Brescia l’11 giugno 2001.