Jole Giugni Lattari

Nasce a Tripoli (Libia) il 29 luglio 1923. Nel 1944 si laurea in Lettere e Filosofia a Napoli, con relatore Benedetto Croce. Trasferitasi a Crotone, inizialmente insegna Lettere alle scuole medie e negli anni successivi Storia dell’arte al Liceo classico cittadino, coltivando sempre una predisposizione per la critica d’arte. Sposata con Nicola Lattari, un avvocato civilista, ha tre bambine: Rachele, Esther e Barbara.
Impegnata in politica sin dal dopoguerra, nel 1952 è eletta al Consiglio comunale di Crotone nelle liste del Movimento sociale italiano e verrà confermata per le legislature successive sino al 1964, quando è l’unica esponente del partito. Membro del comitato centrale del partito dal 1954 al 1969, nel confronto interno tra il segretario Arturo Michelini e Giorgio Almirante, si schiera con le posizioni di Michelini sino al 1968, quando promuove un gruppo di opposizione interna per favorire la modernizzazione del partito.
Nel 1963 è eletta alla Camera dove si dedica allo studio di tutte le tematiche inerenti la scuola: nella Commissione Pubblica istruzione segue le questioni della scuola media unificata e nel Comitato dei Nove la riforma dei concorsi magistrali e l’istituzione della scuola materna statale. Tra i numerosi interventi si ricorda una sua interpellanza firmata dai deputati calabresi di tutti gli schieramenti, per la difesa dello stabilimento metallurgico Pertusola di Crotone. Molto apprezzata per le doti oratorie, durante le tornate elettorali nazionali è chiamata dalle federazioni del Msi a tenere dei comizi in tutta Italia e questo intenso rapporto con l’elettorato la induce a pubblicare periodicamente degli opuscoli informativi sul suo lavoro parlamentare.
Nel 1967 pubblica I parlamentari della Calabria, uno studio sulla presenza dei calabresi in Parlamento dall’Unità d’Italia al 1963. Nel 1968 il comitato promotore del Premio Scogliera d’Argento la premia quale prima donna calabrese in Parlamento; nel 2003 la Fidapa, con la collaborazione del Comune di Crotone, le assegna una targa.
Muore a Roma il 6 luglio 2007.