Noi partecipammo ad un bellissimo spettacolo del Teatro Popolare Cinese, ad una esibizione di ballerini cubani, a musiche caratteristiche di un gruppo africano, a finti combattimenti di giovani giapponesi, ad un complesso di cantanti e ballerini russi ed altri ancora. Noi italiani, ospitammo diverse delegazioni, ad ascoltare la nostra piccola orchestra e i due cantanti al seguito. Molta apprezzate le canzoni napoletane.
Nella piazza principale della città vi fu un grande avvenimento: l’incontro con Juri Gagarin, l’uomo che per primo aveva compiuto, quella grande impresa nello spazio. Era passato circa un anno ed ancora era viva la sorpresa e l’ammirazione infinita per l’uomo che aveva volato intorno al globo terrestre. Vi fu un vero e proprio bagno di folla. Conservo ancora oggi la fotografia scattata in quell’occasione.
Le giornate di luglio, a quella latitudine, sono molto lunghe, solo qualche ora di buio. Si dormiva poco, si era sempre in giro, un pomeriggio andando allo stadio notiamo un pullman dell’Azienda Provinciale Trasporti di Bologna parcheggiato nei pressi dello stadio stesso. Meravigliati di vedere questo mezzo bolognese così lontano dalla propria città, ci avviciniamo e scorgiamo, seduto in una poltroncina mezzo addormentato, l’autista, il quale, dopo essersi completamente svegliato, ci spiega di essere rientrato, con un gruppo di professori e studiosi dell’università di Bologna, da una spedizione scientifica a Capo-Nord. Dopo una breve sosta a Helsinki sarebbero rientrati in Italia. Il mondo nella sua grandezza è veramente piccolo. Avviene il giorno del rientro preceduto dalla sfilata, sempre all’interno dello Stadio. Poi saluti, abbracci e reciproche consegne d’indirizzi, fra le varie delegazioni e singoli partecipanti al fine di mantenere viva quell’amicizia (in realtà, almeno da parte nostra, non ebbe alcun seguito) poi si riprese il treno che ripercorse a ritroso lo stesso percorso dell’andata, senza alcuna fermata, sino a Venezia.
Eravamo contenti dell’esperienza fatta, ma soprattutto di rientrare ognuno a casa Propria. Avevo una gran voglia di riabbracciare mia moglie e mia figlia.