L’attentato a Palmiro Togliatti, Segretario Generale del P.C.I., il 14 luglio del 1948 suscitò grande dolore e una forte preoccupazione. Appresi la notizia da Marino Aldrovandi (al Fra). Marino venne a casa mia ansante e disse: “Hanno attentato a Palmiro Togliatti”. In bicicletta raggiunsi la Casa del Popolo. C’era già gente. In concomitanza con la proclamazione dello sciopero generale venne indetta una manifestazione che in poco tempo riuscimmo ad organizzare. I Responsabili del Partito e della Camera del Lavoro e gli attivisti si sono mobilitati ed in poche ore i cittadini sono stati messi a conoscenza del grave attentato e invitati a partecipare alla manifestazione di protesta. Io sono andato nei Bruciati e nella Bagna e tutti i braccianti, uomini e donne, hanno smesso di lavorare e sono venuti in Piazza. Dalla terrazza-balcone della Casa del Popolo, parlarono ai manifestanti Redeo Pecchini per il P.C.I. e Renzo Lotti (Nello) in rappresentanza del Partito Socialista, del quale credo fosse il Segretario di Sezione. Ci furono giorni di grande tensione, Togliatti con grande saggezza subito dopo essere stato gravemente colpito alla testa invitò alla calma. I gruppi dirigenti del partito e del sindacato invitarono ad una forte protesta che si svolse in modo democratico.