Agostino Paluan nasce a Reggiolo (RE) il 10 giugno 1927. La sua è una famiglia numerosa e di condizioni modeste: i genitori sono braccianti e la madre, malata di cuore, è costretta a letto per lunghi periodi, sottraendo alle già magre finanze domestiche quel po’ di supporto.
Agostino si divide tra il lavoro nei campi e quello in casa, dove assiste le sorelle nelle faccende. È l’unico figlio maschio e i genitori, a costo di grandi sacrifici, vogliono che prosegua gli studi. Viene mandato a Gonzaga (MN) alla scuola agraria di avviamento professionale. Intanto il padre emigra in Germania, dove ha trovato lavoro come operaio.
Conseguita la licenza scolastica Paluan inizia a lavorare come bracciante agricolo e aiutante casaro. Durante i fine settimana organizza feste e balli con una ventina di altri giovani, braccianti come lui: è in queste occasioni che comincia a sentir parlare di politica e a interessarsene. Tutti i suoi amici sono antifascisti e iniziano a passarsi letture di carattere politico e sociale: tra queste, La capanna dello zio Tom di Beecher Stowe, Resurrezione di Tolstoj, La madre di Gor’kij.
All’inizio di aprile del 1945 viene arruolato forzatamente nella TODT assieme al padre, che durante la guerra ha abbandonato la Germania ed è tornato in Emilia. Il lavoro coatto per l’impresa di costruzioni tedesca non dura che poche settimane: il 23 dello stesso mese, infatti, Reggiolo viene liberata dagli Alleati. Una settimana più tardi, tra i festeggiamenti per l’avvenuta liberazione, Agostino prende la tessera del PCI.
La sua prima attività nel partito consiste nella diffusione, la domenica mattina, del settimanale comunista La Verità. All’impegno politico affianca quello sindacale: entra nella sezionale provinciale di Reggio Emilia della Federbraccianti e nel 1951 diventa segretario della locale Camera del Lavoro.
Nel giugno del 1956 è eletto sindaco di Reggiolo per la prima volta, e confermato nelle votazioni successive per un secondo mandato. Nel 1960 ottiene inoltre un posto come applicato di segreteria nella scuola media del suo comune: è il lavoro che gli garantisce, finalmente, la sicurezza economica.
Da pensionato continua a impegnarsi nel sindacato SPI-CGIL nella gestione delle attività ricreative e culturali del centro sociale del paese.
Nel 2001 prende parte a un seminario sulle memorie autobiografiche organizzato dalla Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari (AR). Ispirato dall’esperienza decide di scrivere un proprio libro di memorie, con il quale partecipa al concorso LiberEtà. Una copia del volume è stata depositata, nel 2004, presso l’Archivio Diaristico Nazionale. Nello stesso anno il testo è stato pubblicato con il titolo Buon giorno Signor Sindaco (Omnia edizioni) con il patrocinio del Comune di Reggiolo e dello SPI di Reggio Emilia.
Agostino Paluan muore il 28 settembre 2014.