Il giorno fatale in cui arrivava Luigi Longo, Sambuca era tutta in festa; le botteghe chiuse e le strade lavate; il Sindaco allora ci teneva a diventare Onorevole e le strade le teneva pulite, in realtà, poi, non è diventato Onorevole, però, è diventato Senatore. La gente era per le strade col vestito nuovo, la banda musicale che suonava l’inno dei lavoratori, bandiere rosse alle terrazze e gente che veniva dai paesi vicini come fanno per la festa della Madonna.
Era una cosa veramente impressionante; mi ricordo che c’era un forestiero che urlava: “Palummedda Bianca!… Palummedda Bianca!…” Io ancora questo discorso della Palombella Bianca mica l’ho capito?!…
Forse voleva dire: pace!… pace!… pace!… Oppure si riferiva a Longo come colomba della pace?. Boh!…
Ricordo che quello che urlava aveva un berretto in testa di stile arabo; quasi simile a quello che successivamente vidi in testa al grande poeta popolare siciliano Ignazio Buttitta; chissà! Sarà stato lui?…
Io ero in testa al corteo, vicino al Compagno Longo, e se non ci credete ecco la fotografia!