La battaglia contro l’approvazione della legge truffa in Parlamento e la campagna elettorale che si svolse con la legge maggioritaria, per me furono momenti esaltanti. Non fu solo una campagna di blitz propagandistici, alcuni tra l’altro molto efficaci, ma fu pure occasione di un’ampia discussione pubblica, politico, culturale, sulle possibili conseguenze del voto del 7 giugno nella politica e nelle istituzioni italiane, nel caso fosse scattato il premio di maggioranza come previsto dal nuovo sistema elettorale, approvato dalla maggioranza di quadripartito, nonostante un’epica battaglia parlamentare condotta dalle opposizioni. La chiamammo “legge truffa”.