Nei primi mesi del 1948, viviamo nella SEZIONE e nei luoghi di lavoro un momento di disorientamento.
La rottura tra i partiti del Cominform e la IUGOSLAVIA di Tito che pur non avendo ancora una forma precisa, delinea in alcuni compagni l’idea di una possibile rivincita sulla sconfitta del 18 Aprile. Disorientamento e confusione in noi giovani meno preparati politicamente, ci limita nell’attività. Non abbiamo digerito la sconfitta elettorale del “FRONTE” si cercano colpe ed errori. Nel partito è presente l’ala più radicale protesa nell’idea dell’azione di forza per tanto attesa loro dicono, ma sempre rinviata e atta a rovesciare il governo reazionario a maggioranza della D.C.
Questa forma di dibattito blocca ogni iniziativa e di fatto trascina tutti in discussioni senza sbocco sul da farsi.