Mario Pagliacci nasce a Foligno, in provincia di Perugia, il 4 maggio del 1945. La sua è una famiglia della piccola borghesia: la madre è casalinga e il padre è insegnante elementare.
A cinque anni chiede di essere iscritto alla prima elementare: è l’inizio di una brillante carriera scolastica, che prosegue fino al conseguimento con pieni voti, nell’anno accademico 1967/68, della laurea in Economia presso l’Università di Perugia.
Comincia a lavorare nel mondo dell’industria, prima come impiegato, poi come dirigente e infine come libero professionista. Tuttora svolge attività di consulenza aziendale, principalmente per conto della Commissione Europea, e collabora con università italiane ed estere tenendo corsi di management e finanza d’impresa.
Nel 1971 aderisce al Movimento Politico dei Lavoratori fondato da Livio Labor, dissoltosi l’anno successivo e confluito in massima parte nel PSI. Nella sua formazione un posto di rilievo merita il cosiddetto Gandhi italiano, il filosofo, politico e poeta Aldo Capitini.
Mario ha al suo attivo una decina di libri e centinaia di articoli pertinenti tematiche socio-economiche e finanziarie. Oltre alla scrittura d’ambito professionale, si diletta in testi narrativi e poetici, con particolare interesse alla letteratura per ragazzi.
La sua memoria dal titolo Ritratti sfumati ha partecipato al Premio Pieve dell’Archivio Diaristico Nazionale nel 1986.