Carlo Sisti nasce da una famiglia di orgini contadine il 26 maggio del 1930 a Roma, nel quartiere – allora popolare – di Ponte Milvio. La sua infanzia, come quella di tanti nati tra gli anni venti e trenta del Novecento, è segnata dal Fascismo. La retorica nazionalista e le parate del duce non sembrano avere eccessiva presa su di lui.
Dopo la guerra consegue la maturità classica presso il Liceo Virgilio e si iscrive alla facoltà di Legge. Non porterà mai a termine gli studi perché, nel 1954, è assunto come spedizioniere all’Uesisa, il più grande stabilimento tipografico di Roma. Qui i principali quotidiani stampati sono l’Unità, Paese e Paese Sera; niente di strano che i lavoratori della tipografia sono per la maggior parte di sinistra, anche se non mancano simpatizzanti di altri partiti.
Nel 1956 Carlo viene trasferito alla tipografia GATE, fondata dall’allora amministratore dell’Unità e di Paese Sera Amerigo Terenzi. In breve ottiene la qualifica di correttore di bozze. Nel 1960 si sposa: dal matrimonio nasceranno due figlie.
In pensione dal 1984, continua a collaborare con alcune riviste come Noi Donne e Capitale Sud. Scrive inoltre tre memorie autobiografiche: una di queste, intitolata Italia semiseria è stata consegnata all’Archivio Diaristico Nazionale nel 1994. Parti di questa memoria sono contenute nel libro Un correttore a Roma: Storie di vita e rotative, stampato nel 2005 e oggi gratuitamente disponibile in formato ebook.
Muore a Roma nel 2005.